Avezzano Rugby Internazionale

Nel 1991 Alberto Santucci e l’allora Presidentissimo Angelo Trombetta decisero, con lungimiranza, di iniziare a lavorare con una programmazione mirata sul minirugby e settore giovanile.

Partecipazione al torneo Melee 92: L’inizio delle attività all’estero dell’Avezzano Rugby

Fra i vari progetti c’era quello di intraprendere l’attività internazionale con la partecipazione a tornei ed interscambi culturali. Così, con la preziosa collaborazione di Renato Galletelli allora funzionario della FIR, si riuscì ad ottenere l’invito al torneo Melee 92 che si svolgeva a Roche La Moliere, nei pressi di Saint Etienne nel Sud-ovest della Francia.

Il torneo era riservato alle categorie U11 ed U13 quindi si riuscirono ad organizzare, praticamente da zero e con la fattiva e preziosa collaborazione della scuola media A. Vivenza di Avezzano, le due squadre.

Si partì quindi nella primavera del 1992 per quello che ufficialmente fu l’inizio delle attività all’estero dell’Avezzano Rugby. Gran parte di quei ragazzi che parteciparono, hanno continuato a giocare, ottenendo importanti risultati con i colori Gialloneri.

A quella prima esperienza ne sono seguite altre, negli anni successivi, sempre in Francia dove partecipammo al primo Mondiale per ragazzi di Montbard in Borgogna, nel ‘93, ’97 e nel 2000 ed all’edizione di Melee ‘94. Queste esperienze consentirono ai nostri ragazzi ed alla società stessa di conoscere numerose realtà rugbistiche internazionali allacciando dei contatti che sono poi proseguiti nel corso degli anni a venire.

Grazie a questi contatti nel 94/95 ospitammo ad Avezzano il Camps Bay High School di Città del Capo in Sud Africa accompagnati da Mr. Eban Tucker che conoscemmo proprio in occasione del Torneo di Montbrand nel 1993. Sempre grazie a questi contatti iniziammo un lungo rapporto di ospitalità anche con il St. Thomas of Canterbury college di Christchurch in Nuova Zelanda accompagnati da Mr. Akli Lafdal .

Altro contatto importante è stato quello che avemmo con il Rugby Club Azuolas di Kaunas in Lituania di Mr. Vitautas Vasilenko che ospitammo ad Avezzano nel 1997 e di cui siamo stati ospiti in Lituania nel 1998 con la nostra U20 e nel 2000 con la seniores. I ragazzi delle comitive straniere venivano ospitati presso le famiglie dei nostri ragazzi. Questo consentiva di far nascere e sviluppare relazioni sociali che sono continuate nel corso degli anni e che probabilmente sono state più importanti dell’aspetto sportivo.

Continuando con l’excursus storico nel 2004 partecipammo vincendo , al Torneo Internazionale Seniores di Malta con la squadra che due anni dopo avrebbe conquistato la prima storica promozione in serie A dell’Avezzano. Nel corso degli anni sono stati ospitati ad Avezzano diversi club stranieri, sia seniores che giovanili. Oltre a quelli già citati ricordiamo gli inglesi del Blackheat Rugby u17 , il club più antico d’Inghilterra. Poi la squadra seniores dei francesi del Tarbes , quindi club Irlandesi, Argentini e Statunitensi.

Infine ricordiamo il bellissimo rapporto di scambio con l club francese di Saint Cyr L’Ecole nei pressi di Parigi. In occasione delle partite del VI Nazioni tra Italia e Francia , ospitavamo ad Avezzano gli amici francesi quando la Francia giocava a Roma, e contraccambiavano l’ospitalità quando l’Italia giocava a Parigi.

Il Rugby Internazionale degli Anni ’80 e ’90: Campioni, Storie e Passione

Negli anni ‘80/90 , quando a rugby si giocava solo per passione, l’Italia ha vissuto un paradosso sportivo.

I più grandi al mondo venivano a giocare proprio qui da noi. Certo lo facevano tra una stagione e l’altra del rugby australe, in cui i campionati si disputavano a tempi invertiti rispetto all’Europa. Così Rovigo ha conosciuto l’epopea dei campioni Sudafricani capitanati da Naas Botha l’apertura più Intelligente che abbia mai solcato un campo da rugby. A Roma invece furono protagonisti due All Blacks Wayne Shelford , il leggendario numero 8 della Nuova Zelanda campione del mondo 1987, Walter Little talentuoso centro Maori con 50 caps a suo attivo. A San Donà invece si è fatto ammirare Joel Stransky , il dieci che fece piangere di gioia Nelson Mandela quando l’apartheid non c’era più e in SudAfrica bianchi e neri potevano sedersi vicini allo stadio. A Colleferro hanno conosciuto Jeff Miller, due volte campione del mondo con l’Australia , come giocatore ed allenatore. Anche a Milano con il Milan di Berlusconi si è respirato rugby dei campioni Australiani con David Campese, che era approdato in Italia con il Petrarca Padova e Mark Ella l’Aborigeno mediano di mischia considerato da molti il migliore della storia nel suo ruolo.

La Benetton Treviso naturalmente non poteva essere da meno, due All Blacks campioni del mondo 1987, John Kirwan, anche ct della Nazionale Italiana e Craig Green. Un altro campione del mondo 1991 con l’Australia, che ha deliziato Treviso è Micheal Lynagh talentuoso mediano di apertura. Rob Louw terza linea Springbok fece le fortune dell’Aquila Rugby contribuendo decisamente alla Doppia conquista del tricolore degli anni 80/81 ed 81/82.

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Gli stranieri dell’Avezzano Rugby

Naturalmente anche l’Avezzano Rugby, adeguandosi ai tempi e per dare un maggiore spessore tecnico alla squadra, per la stagione 1985/1986 che vedeva per la prima volta in assoluto la squadra partecipare al massimo campionato di serie B, decise di ingaggiare un giocatorestraniero. Arrivò ad Avezzano Nick Saphin un mediano di mischia Australiano proveniente dal club St. George nella massima divisione Australiana. Un mediano di mischia di elevato spessore tecnico ed anche umano, ancor oggi intrattiene contatti con i vecchi compagni dell’epoca, che diede a prescindere dai risultati, una svolta tecnica.

Nick Saphin

A seguire più che stranieri definirei “oriundi” Fabio Magno “Bocha” un italiano di Uruguay cresciuto rugbisticamente nel Paese Sudamericano e Domenico Buccimazza un Aquilano di Rocca di Mezzo trasferitosi in Sud Africa con la famiglia. Si aggiungono successivamente Claudiu Burca e Nicolas Ratti, entrambi tesserati gialloneri

Fabio Magno (ultimo a dx)

Non solo giocatori ma anche un allenatore naturalmente stiamo parlando di Ivan Tasi Samoano arrivato a Paganica come giocatore , passato per Celano come allenatore ed approdato ad Avezzano. Tasi ha dato un’impronta di consapevolezza tecnica e soprattutto sul senso di appartenenza ed attaccamento ai colori gialloneri

Ivan Tasi

Per anni poi si è puntato tutto sul settore giovanile nostrano con ottimi risultati culminati con la storica prima promozione in Serie A del 2006. Con la seconda promozione in Serie A quella del 2011 la società decide che per affrontare il duro Campionato si deve attingere all’estero arriva cosi Martin Thomsen apertura Sudafricana che ha militato in Currie Cup e ha vestito la maglia degli Springbok Under 19 – un top player che può ricoprire tutti i ruoli di trequarti.

Thomasen

Con la terza promozione in serie A lo scorso anno si è deciso di pescare di nuovo all’estero facendo arrivare dall’Argentina giocatori con passaporto italiano: Il trequarti centro Camilo Schanton e il mediano di mischia Ignacio “Naco” Ficcadenti. Dal Venezuela arriva il pilone con i nonni Avezzanesi Alessandro Zavatti. Da segnalare che dalla stagione 2021/2022 la società annovera tra le sue fila l’apertura sudafricana Jesse Du Toit giocatore dal talento cristallino e di rara intelligenza tattica (ndr).

Zavatti – Ficcadenti – Schanton – Du Toit

Il resto è storia recente nella stagione in corso arrivano Dago Pais prima linea, Julian Potocar, seconda linea, Felix Cuesta, mediano di mischia, Tutti Argentini con passaporto italiano, ed in fine arriva Nxele Lunathi talentuoso trequarti centro proveniente dal Sud Africa.

Pais – Potocar – Cuesta -Lunathi

Tutti giocatori che hanno contribuito e che contribuiscono alla crescita tecnica ma anche umana dell’Avezzano Rugby. Ragazzi che porteranno sempre con loro l’esperienza unica vissuta nella nostra grande Famiglia Giallonera.

Un grazie a tutti loro.

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