Lettera ad un amico

Giovanni Stornelli è stato un atleta dell’Avezzano Rugby che un destino crudele, in un maledetto giorno di febbraio del 2000, in un altrettanto maledetto incidente stradale, ci ha portato via a soli 33 anni.

Non mi piace parlare al passato di persone che purtroppo ci hanno lasciato troppo presto. Non mi piace tanto meno dire “sempre nei nostri cuori “ oppure “non ti dimenticheremo mai” cliché già prestampati che preannunciano tutto l’opposto. Quindi parlerò di Giovanni al presente con moderata enfasi e discrezione per fare in modo che L’oblio non inghiotta tutto.

Hai passato la palla troppo presto nessuno di noi ti ha dato “sostegno” eravamo sicurissimi che, come al solito, avresti risolto tutto con le tue abilità tecniche, con la tua determinazione, con la tua caparbietà ed ostinazione degne di un Paternese doc di Pietragrossa. Sei un amico leale, un guerriero silenzioso che non si è mai tirato indietro quando si è trattato di combattere e soprattutto quando sei accorso in aiuto del compagno in difficoltà. Sei l’emblema della lealtà sportiva, sempre il primo a fare da paciere e a mediare nelle scaramucce in campo.

Sei il primo a prendere le difese del tuo compagno qualora ce ne fosse bisogno.

Sei stato progettato dalla natura per giocare nel ruolo di tallonatore con quel numero 2 che porti con orgoglio sulle spalle e che non vuoi abbandonare neanche quando fai delle capatine in altri ruoli.

Ricordi un’amichevole contro Paganica, di amichevole aveva sempre poco, ci furono le solite scintille (uso un eufemismo) e ti sei trovato in mezzo al “fuoco nemico” intervenne Paolo Mariani che placò gli animi (allora allenatore del Paganica) e tuo compaesano di Paterno, che disse ai suoi ragazzi in dialetto Paternese “Stete attenti, quisse è de Petrarossa e mena”. Giova’ sei andato via troppo presto non abbiamo avuto neanche il tempo di salutarti, non hai avuto il tempo di lanciare la tua ultima touche di “scrocchiare” uno di quei placcaggi che solo tu fai.

Ci hai lasciato senza parole, attoniti ed increduli , arrabbiati con il destino. Consapevoli però di avere avuto un amico un compagno di squadra unico e fuori dal comune.

Un’ultima cosa la società ha indetto un premio a tuo nome

Vuole premiare quell’atleta che alla fine della stagione si sia contraddistinto, fuori e dentro il campo per sportività, lealtà e fair play, insomma tutte quelle doti in cui tu sei un campione. Il vincitore sarà direttamente eletto dai compagni di squadra e questo accresce il valore del riconoscimento.

Sai Giova’ un giorno lo vincerò anch’io e sarà la gioia più grande della mia vita rugbistica. Lo vinceranno altri ragazzi meritevoli, Maurizio Babbo, Gigi Porretta, Claudio Burca, Gabriele Marcanio, Simone e Roberto Lanciotti, Giorgio Guanciale e altri ragazzi che saranno altrettanto orgogliosi e felici di ricevere il premio.

Ciao Giova’!

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